nero sei rincorso da incubi atroci,
il bello spezza il cuor traffitto dall'attesa,
lei è nell'unica ragione di vita l'esistenza

ora saprai di non poter volare

se tradito.




il cielo sopra la testa della tua bella sposa,
bugiarda vergognosa in abito solare,
rinfaccia la pista azzurra di decollo
per dare angelica sembianza anche al male

lei ti detesta mentre dichiara il suo amore,
dona le sue forme alle carezze altrui e
tu nefasto prigioniero del dolore
sei succube ammirator della sua gloria

nero l'animo t'invade il veleno
concepito nella migliore metamorfosi umana,
il giorno in cui del desio brama
si negherà al suo padron signore,
ferito in ginocchio al dio sincero,
con lacrime calde ed ardenti
le mani colano coi venti
l'anima casta di chi ti fu
donna e moglie