Le fiamme notturne mi bruciano gli occhi,
tu stella nel mio cuor di desio,
frantumi le ombre e le orde di spettri
fumando nella veglia il respiro.
T'attendo nei silenzi composti,
nell'orgia quiete di profumi
col solo sorriso della tua pelle calda
adorna dell'ombra dei fiori.
Ti vorrei nel mio arso appetito
sulla mia carcassa bruciata,
come un fiume di acque di cime innevate
con pia riva a valle.
Son oltre i cieli azzurri, oltre l'umano prego
le vie astratte dell'infinito tedio
in cui cerco d'afferrarti le ali
tu angelo proibito da Dio.
Scendi per me all'orizzonte di terra
tra il blu della meninge ferita
nel mio sangue apostrofa una sola parola
"Amore son qui e qui resto".