Nei giorni di burrasca assaggio il vento
gustando dell'aria il respiro affannato
forse Eris mandata sul mondo
ha deciso di liber tutti i mali.

La vela resta incolume nel porto
rosicchiando di dolor la cima
allo scoglio prestando miglior sguardo
libero d'accarezzare l'onda.

La chioma ondeggia con furore di sorte
nel ventre grigio dell’oceano in tempesta
sul ramo i maturi gioielli feriti
affidan a Panacea la sorte.

Com'è triste la Bretagna ad Ottobre,
presa dal pallor della nebbia
nell'infida tempesta avvolta
a supplicar la reggenza del sole.

Palmi di pioggia uccidono l'orma
ai piedi degli olmi immensi
il nudo volto della natura
piega sulle ferite del mondo, i riflessi.