Quando t'aspetto mi brucio lo sguardo
con le stelle in febbrile danza sul cosmo
soffro d’eritema lunare nei sottostrati di pelle
nell’attesa d’amore per calmarlo.
Ho l'inguine attratto dal tuo odore
scomposto e seminato dal vento autunnale
in vorticose costellazioni profumate
sui miei intensi fremiti di carne.
Se tardi all'appuntamento col mio cuore
sta ferita sanguinerà il blu di tutto il cielo
sul metaforico esausto profilo
della notturna in fiamme sotto il lampione.
Metti il rossetto e calze di seta scure,
sarà un maledetto Venerdì di gloria
riscatto di una vita appesa all'innocenza
ad un leggero abito già scritto nella storia.
Son qui davanti al tuo portone
dal buio più profondo divorato e
nella solitudine del tempo troppo lento
la Luna t'accende sul cuore il ritratto.