Han imbottito il tuo real cuscino
col mio mancato volo e
ora le costellazioni piangono un angelo disperso
nel limbo della terra prigioniero.
Il sonno ti sia lieto sul leggero labbro
di tutte le speranze che ho veduto
attraversando i cosmi paralizzati in stelle
col mio riflesso d'angelo sul loro dorso.

Ho un preludio di speranze nell'occhio che
porti lungo l'orizzonte freddo,
tu riportami gli arti alati e
io ridonerò brillio al tuo cielo.
Si stende esangue il tramonto,
il mio pensiero ha vena ben più lontana,
l'immenso mi strappa un urlo al cuore,
mentre il silenzio si riempie del mio pianto.

Da qualche parte un'altro angelo perduta ha la strada
le sue ali sarann preziose vele
peccato che al mortale tale gioia
serva a riempir cuscini per dormire.