Come cadono bene le stelle nei nostri occhi e
come gocciola il liquido celeste il piacere
nei nostri cuori votati all'assoluto
divisi solo da un muro di speranze.

Fammi tuo schiavo vorrei poterti dire,
prima che il doloroso giorno affondi l'unghia,
nel battito profondo del libido,
goduto dalla carne e dalla sua furia.

Come siam belli bagnati di sudore,
col tetto delle nuvole sopra la testa e
nulla nella pace ha più denso odore,
dei nostri corpi sbocciati in tenerezza.

La pasta del tempo è dura,
ma a noi piace credere all'infinito e
nei giochi dell'amore silabbiam la cura,
di ogni peccato umano compiuto e gradito.

Come scivolano quiete le ali sulla volta e
musicando van tra i pensieri che
oggi incendiano con noi l'aria calda,
di queste tacite ed intense primavere.

Sono attimi d'Eternità scritti con gloria
di un profumo narciso rubato con un bacio,
sono le mete della nostra piccola storia,
unica stella umana fusa ad il celeste abbraccio. .