un giorno scriverò una canzone d'amore
dolce come il lungo pianto di un'onda
mandata a morire in riva dalla marea e
metterò i nostri nomi in non so quale parte
per decorare sto amore di fiori recisi freddi

selvatici passi mi guideran alla porta
del tuo cuore ghiacciato
in cima alle gobbe scarlatte dei cirri
in tramonto esploderò piaceri cantando
gli amplessi di vergini rime


un giorno le finestre sboccieranno di soli e
il gelo cadrà fratturandosi le caviglie
sul sortilegio primaverile in germoglio
sul foglio elogio all'ardire

guarirà anche il tempo
i suoi mali in distanze concepiti che
sta realta orba difende
separando con i flutti i lidi

tenderò le mani
per ascoltar come ci piove addosso la sorte
per guardarti aprire una finestra sul giardino
annusando l'odor della notte e
tenderò le mani per cercar refrigerio all'incendio
delle mie pelli bruciate negli scritti
nelle canzoni d'amore tutte che
profumeranno nei tuoi pensieri
di gigli oppure
d' estati con stelle ancor non cadute