ha fatto foderare le pareti di nero
per non farsi colpire in violenza gli occhi dal sole
per poter sentire le mani di Morfeo sulle lunghe ciglia
e veder traghettare sullo Stinge
le sue ombre
Caronte
ho buttato giù due tazze di te verde
amaro
cercando di mescolare nuove calde linfe
al freddo veleno in vena
la vedo togliersi d’ogni vestito l’ingombro
per esibire la pelle ai riflessi cangianti di Luna

Eva e la Notte s’abbracciano
nell’antro segreto dei sogni
Maia desnuda si mostra
piacente
invitante
dissoluta
mi sfiora
divora ogni febbre dalla mente già in fiamme
per dare smalto alle sue virtù di donna
lascia percepire i suoi passi nel buio
per farmi raccogliere l’odore del suo corpo
m’intima di sussurrarle le parole d’amore
che esige
dal vassoio dorato del genio

….


morire sarebbe facile in ogni memoria
scappare dal proibito
in quella sua maliarda posa nello specchio dell’alma
cercare potrei
il peccato nel letto
da solo
sfogliando i ricordi di vecchie storie d’amore
ma resto intrappolato dalla Follia in quel Ego
smisuratamente donato al volere raggiungere il miraggio
balbetto versi all’etere
prima di stringere il piacere sotto i denti
cercando di zittire nella bocca di non far urlar
l’orgasmo

…
Eva ha fatto foderare le pareti di nero
per giocare a nascondiglio coi miei sensi
ha acceso candele negli angoli oscuri dell’Io
proferito incantesimi contro i diavoli
e profezie
s’è messa nuda puntando al mio fiato
già in apnea
già straziato
col suo nudo colpire di vita
nella profondità degli occhi
colmando i vuoto dell’esistenza col volo
e non mi sveglio
dal sogno se non per vederla