cammino da solo in questa città di fantasmi
ascolto le promesse dei tasti appena vibrano di parole
è l’attimo fuggente in qui getto nel fuoco dell’immaginario la maschera
sono l’uomo dei sogni in questa immensità di commedianti
cerco di vedere me stesso nella parte oscura dello specchio
il vero me non ha voce
il vero me parla col silenzio
davanti al fuoco delle anime
la mia identità è sporca di illusioni
Lei un giorno mi attraverserà la strada
Io le dirò
Morte non hai nulla da portarmi via
Lei mi sorriderà trascinando la falce
bagnata d’inchiostro
amicando
e la voragine sul cielo assorbirà dal mio corpo il battito
per darlo in pasto alle stelle
chimera non sarà più la mia compagna di viaggio
l’uomo che sono non temerà più nulla
mentre le labbra bagnate di pioggia cercheranno pensieri
dove il mio volo non è mai arrivato