La pirite conica
Nella curvatura dei tuoi occhi,
E’ complice della stoffa azzurra che
M’impugna il cuore.

L’insipido narciso,
Non ha la tua bellezza,
Scheggiata dal tuo sorriso
Qualunque stella,
Sì cella all’ombra di un pianeta,
Temendo il confronto.

Tu sei dell’oceanica spuma
Il chicco sabbioso protetto da una goccia,
Tu sei il pugno in cui
Ho chiuso un sogno,
Il mio arcobaleno, l’aurora, la tempesta.

L’estratto labiale
Del tuo respiro estivo,
E’ fronda profumata per
L’osso campestre in cui
Mi schiudo il corpo.
Le lacrime sabbiose e salate
Strillano,gemicado del tuo odore
A largo del mio cuore orbo,
Un bacio vegetale,
terreno, caldo, infinito.


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