I buoni e i cattivi
il Piccolo — 01 marzo 2009 pagina 02 sezione: ATTUALITÀ
Ma la cronaca, ogni giorno, ribadisce il concetto, col cangiante colore dei fatti, delle storie. Prendiamo ieri, per esempio. A Trento, due onesti romeni hanno denunciato un borseggiatore italiano che stava derubando un turista tedesco. Nella paranoia anti romena - e genericamente xenofoba - di questi tempi da ronde la notizia sembra simile a quella, proverbiale nel giornalismo, dell’uomo che morde un cane. L’eccezione, la stravaganza. In realtà, è del tutto normale che questo avvenga: la stragrande parte delle centinaia di migliaia di romeni che vivono in Italia si comporta esattamente così. Il clamore attorno alle gesta criminali delle eccezioni confonde la realtà e fa sembrare strano, e quindi, gli fa fare "notizia", il loro normale comportamento onesto (nel caso di Trento, anzi, attivamente positivo). Anche un altro episodio di ieri è, a questo proposito, significativo. Purtroppo lo è tristemente. Perché riguarda la violenza sessuale compiuta da un ventottenne italiano, della provincia di Napoli, ai danni di un bambino romeno di 8 anni. Una violenza, per di più, compiuta in presenza della sorellina appena più grande, che lo accudiva mentre i genitori erano al lavoro. Anche questa notizia è tutt’altro che anormale. Ma per gli stessi motivi di cui sopra tale risulta. Ciò misura l’influenza di quegli invadenti propagandisti del bianco e nero, del quotidiano, spicciolo scontro di civiltà, e la loro capacità di deformare la percezione del reale. C’è a chi conviene, questa deformazione, e sono tutti coloro che costruiscono fortune - personali, politiche, giornalistiche, economiche, ecc. - Sulla contrapposizione, se non sull’odio, e certamente, sulla paura. Tutti costoro rendono più difficile capire il mondo che abbiamo intorno e più difficile isolare i veri criminali (romeni, italiani o alieni). Questa semplificazione strumentale e violenta della realtà ci impoverisce tutti. Ci impedisce, cioè, di cogliere tutta la ricchezza e la varietà del bene che abbiamo intorno. Quelli che potrebbero evitare un borseggio, o che potrebbero comunque darci una mano, sono molti di più e hanno molti più passaporti di quel che crediamo. La vita riserva molte più opportunità se la si guarda con occhio limpido. Certo, c’è anche un risvolto oscuro nella riscoperta della complessità del reale. Ci rivela che il male, e i cattivi, si nascondono ovunque, perfino fra di noi. Il vicino di casa, proprio quello che ci somiglia, proprio uno dei "nostri", potrebbe insidiare i nostri figli, potrebbe essere un "cattivo". Anzi, dati alla mano, la norma è questa. È certo inquietante, ma in fondo sarà più facile da fronteggiare se saremo abituati a ragionare senza pregiudizi, lucidamente. Tenendo presente che ci sono più cose tra cielo e terra di quante non ne contempli la demagogia. Gianfranco Bettin