Un attimo di neve

Sta nevicando
sul volto triste del mio Paese
attraversato dalle lacrime dei ricordi,
il sentiero del sorriso bianco
agghiaccia il passato in ghiaccioli
sotto il bacio freddo della notte.
Nel sonno delle nuvole
si accende un raggio tardo di sole,
caldo come l’ anima dell’inverno,
penetrante come gli sguardi ammaliati
dalla fiaba del Santo Natale.

Quanto desidererei un attimo di neve
anche per il vestito logorato della terra
spogliata dal sogno dell’alba,
per il bambino rimasto da solo
come un albero lungo la strada,
per quello affamato come un passero
sul davanzale della finestra chiusa,
per quello triste come il giorna senza luce.

Quanto desidererei un attimo di neve,
il tintinnìo di un campanello,
la voce di un canto natalizio,
il falò che accenda
in tutti gli alberi
il sorriso magico
dell’infanzia.

Marilena, 17.12.2010


Libera di scrivere...

Libera scrivo sul foglio contento
del fiume che accoglie i pensieri
nel porto in cui galleggia il vento
vinto dalla tempesta dei desideri.

Lungo la strada incontro ricordi
sul vecchio muro sciolto dal sole,
sul rosso vestito conservo accordi
del canto scritto con gocce d’amore.

Conto i raggi del lungo cammino,
stanno nel pugno delle speranze,
abbraccio le dita nel gesto divino,
perché la croce schiuda le stanze.

In casa c’ è luce perché scrivendo
spalanco finestre verso l’azzurro,
lontano il buio si vede morendo,
è libero il porto aperto sul muro.

Con la cravatta da pioniere
andavano nubi verso le case,
adesso il bianco accende le stelle
in rosse canzoni dai fiocchi pervase.

Marilena-28.12.2010