ieri è avvenuta la fine del mondo e tu
non sei stato salvato, soltanto l’escluso

il mare avrebbe potuto inghiottirti, ma ti ha sputato sulla riva
come una conchiglia vuota
l'aria avrebbe potuto strangolarti, ma attraverso una fessura nel cielo
ti ha lasciato una bombola d’aria arrugginita di un subacqueo in pensione
quel fuoco sacro avrebbe potuto disintegrarti, ma
le tue ceneri non basterebbero per una paglia nella mangiatoia per il Bambino

quasi a gioire che sei l'unico sopravvissuto ti chiedi
cosa sono tutte queste sagome sui viali
agli ingressi della metropolitana, in particolare agli ingressi dei centri commerciali
davanti ai bancomat

è stato solo una banale esercitazione militare, una prova con il pubblico
prima della première
è stato una fine dell'anima del mondo – per questo il vuoto lasciato
invano viene riempito con dei premi, con gli applausi, con delle medaglie

domani è stato già, guarda
bloccato qui in questo foglio di carta, rileggendo, rileggendo
con le orbite vuote