Scivolan i pensieri dalla testa,
verso remote rive,
in cui si tessono le onde ,
di scaglie preziose e pinne,
le lunghe gambe azzurre,
lasciando nude le sabbie bollenti
a nitrire desiderose di spume.

Fan stagno nel palmo della tua memoria,
le ombre delle mie folte chiome
ricche di grappoli dolci in punta come
sirene di magici canti.

Nel ricordo nei nostri voli
bagno ossa di pallide lune
forse tu avrai metamorfosi migliori ma
io mi faccio cadere sul mondo
astro imploso con piume
in libera discesa fluorescente
col nudo torace di luce.