Son bloccato qui
tra il tuo occhio fisso ed
il cielo,
divorato dal fumo della sigaretta che
stringi più di me.
Ti parlo muto
lasciando le labbra incatenate
all'attesa che
mi scivola sulla pelle
in fiamme liquide e doloranti.
Mi cadono i templi delle ore
sulla testa in poltiglia per te,
è andato a finire il mio cuore
sull'orlo di un infarto azzurro
in cui facesti morire altri prima di me.

Tramortito dalla scia di tabacco
svengo sul grembo dei tuoi occhi
sbocciati in falene di nubi grigiastre
forse fanno meno male quei nodi che
stringono ai detenuti le mani.

Con la radice bloccata ed infermo,
allungo un ramo legnoso di fronda
per toglierti la frangia di fumo
in cui mi giace tramortita l'ala.


Son bloccato qui,
Non vedi?
Hai un prigioniero senz' arti
sconfitto dal tuo solo odore.
Ora, spegni stà sigaretta dannata e
vieni a chiudermi nelle tue carni crude.

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