M'avevi rapito il cuore,
Con l'onda di schiume nere che
ti scendeva dolce dagli occhi,
per penetrarmi la radice di terra.

Fumavo opposto all'orizzonte,
di desio incollato alla pelle,
ero in fiamme ma nulla di arso,
mi usciva dal corpo di stelle.

M'intrappolavi nel tuo braccio,
nudo di cose obsolete e sfiziose,
mi sembravi un ramo pendente del cielo,
con fronde di teneri sguardi.

Restavo impietrito e confuso,
a far fronte alla tua valanga di vanto,
in cui si scioglieva in bellezza,
il tuo corpo orizzonte al mio sguardo.