Relitti umani intrappolati nel passato
son alla finestra della vita,
un uomo
una donna
due strade nella nebbia fitta
d'animo impuro nel rumor del vento.
Si son perse le loro tracce nel selciato
forse s'erano amati un tempo,
forse avevano creato un loro corpo,
fuso in legnoso attaccamento al letto.
S'era smarrito il loro odore di vita
mentre contemplavano lo stesso cielo
lui cantava un ritmo indefinito
lei lo scriveva in rima sul cuor del muro.
Perse son le alme col peccato
la grazia di una promessa mal mantenuta
bruciate foglie dalle stagioni umane
si perderanno morenti tra le dita.
Si guardan da lontano solo le ombre
di quegli amanti scritti dal destino e
sul loro pianto lento di perdono
s'alzerann croci di silenzio sotto un tiglio.