Urlavano i pazzi nella notte,
uccidendo l'aria di plastica vocale,
scendendo ibridi nella mia orma
di fumatore occasionale.
In quella notte illune senza difetto
la crisi naturale del cacciatore
produse in me un nuovo uomo
capace d'uccidere a parole.
Il loro passo per un momento solo
si persero tra i fumi caldi di nicotina
voltarono la recitazione del coro
chiedendo scusa in cambio di una sigaretta.
Vittoria! pensai guardando con affetto il cielo,
vedi cos'è l'uomo un niente,
in mezzo agli altri è un gallo,
ma in servitù disgrazia val men d'un accidente.