M'ero ferito con l'aria per farti posto
sotto l'ala d'inchiostro implume e fredda,
il foglio di carta a cielo blu apriva
il suo immenso vuoto al nostro volo.

Dove siam diretti? mi chiedesti.

Non lo so, amore.

Siamo piccole speranze con impronte d'uomo,
note musicali in crescendo grave e intense,
il brivido del battito sul volto
ci cola liquide nel battito, incandescenze.
Troppo sofferta è la desinenza in rima ed
il tuo corpo vicino al mio brucia la calma,
potrei donarti un piccolo respiro ma
meriti in questo infinito di voluttà,
la brama.
Torna nella mia canzone
perfetta creatura,
ti piangerò i versi incendiati del caldo corpo e
lo struggente amplesso musicale
sarà nelle emerse stelle dal tuo sguardo,
impetuoso fuoco.