Son andato all'appuntamento con una stella cadente.
Quella notte i lupi ululavano senza paura e
cadevano sui vivi e sui morti
le rose screziate della Luna.

Quella notte perdeva sangue dalle ferite oculari
celesti,
tra cui asteroidi cercavan d'infilarci l'unghia
per poter sparare meteore nel cosmo
troppo addormentato e inerte.

Mi sentivo un ladro in cerca del tesoro,
complice l'ombra densa quasi di fango e
fumavo all'angolo del mio Inferno
per sembrare falsamente importante.

Qui piove pianeti, mi dico
vengono giù gocce ramate di fuoco,
sono d'ossa queste lingue trafitte
una volta bellissimi incandescenti corpi.

Son andato all'appuntamento con una cometa
col codice genetico alterato,
avevo vene alcoliche di speme
col getto emozionale d'inchiostro.
Sembravo una coltura batterica aliena,
in cerca di emozioni più forti e diverse,
avevo occhi solo per il cielo
e per quelle valli azzurre terse.

Il volo divenne per necessità fisico, spericolato
le piccole ali pesanti mi caddero bruciate al suolo,
divenni un essere incompleto e senza piuma,
nel momento in cui la sua luce in me, divenne diurna. .