A te per sempre
il sorgere dell'alba,
come un battito del cuore all'infinito.
A te
solo le stagioni in fiore,
col profumo intenso di narcisi e
le mie chiome pensose,
sul volto dell'arcobaleno odoroso di piogge,
con cui ti cadrò tossico di piogge.

A te
le mie labbra sposate al veleno dei no,
alle masse di brividi nelle stanze buie,
incatenate agli spettri innamorati,
del fumo in cui riverserò l'incendio degli incendi.

A te per sempre,
il sangue esistenziale di questo sconosciuto,
in ginocchio sull'orizzonte ch'attraversi,
in pure onde dolci tra le sponde dei cieli
blu come il velo che ti copre gli occhi.


A te
una parola piccola
"amore",
insidiata dai sospiri di un corpo,
tradito da ragion crudele e seria,
a tacer brillando il suo tormento.

La dolce matassa del pensiero t'avrà in trama,
con gli adobbi da regina e
stelle a cader sull'impronta leggera
per tenere in luce a vita la tua Sorte.