Le stelle civette sussurrano parole dolci alla Luna,
la tossicità del miele caduto con le meteore nell'occhio, uccide e
l'ipocondria satura di iniezioni di sogni aspira all'orgasmo,
della mente ferita non dal buio, ma dalle albe fredde.

Porto fiori sulle labbra drogate dalla tua saliva,
forse potranno profumarti un poco i battiti del mio cuore,
sono un malato terminale d'amore e lo scrivo,
per te che sei proibita alla carne della mia fame.

Il soffitto della stanza ha chiuso gli occhi
lasciando il fumo della sigaretta bruciargli il volto
mentre disegno la tua bella figura
col carbone nell'aria impregnata dal tuo sogno.