hai aperto i cancelli dell’anima stasera
son dovuto rimanere nascosto nell’ombra
come uno scippatore innamorato del bottino
sono un’altra volta preso nella tua rete
non conto più i giorni in cui ho dormito
la droga dei tuoi occhi mi provoca sogni
mostrati con quelle fontane nere
senza i veli delle parole
senza vestiti
uccidimi con la pressione delle labbra
col solo potere del bacio vinci ragione
butta nel canestro della vita la notte
sono il tuo servo
il tuo schiavo
la tua orma
amputata al vento la voce
per dare spartito al canto del sospiro
nell’illusione di questo grande fuoco
mentre il mondo dorme
mentre la tenebra si rigenera con le stelle
due seducono la propria carne
prima di restare incastrati nel destino