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agonia Post Consigliato
■ Geremiade
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- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2008-12-04 | | Inserito da error
Alla mia morte ti lascerò i miei averi:
non altro che un nome, chiuso in un libro. Nelle tenebre in rivolta, che dai miei avi arrivano fino a te, i miei padri strisciarono come animali lungo dirupi e precipizi, che ora aspettano te, mio giovane figlio: il mio libro è un gradino per risalirli. Mettilo a capo del letto con devota pietà : è la carta più antica della liberazione di voi servi dai rozzi mantelli pieni delle ossa riversate in me. Ora possiamo mutare per la prima volta la zappa con la penna e il solco in calamaio perché i nostri avi, tra i buoi dorati, raccolsero il sudore del lavoro di centinaia d'anni. Dalle loro voci che incitavano gli armenti ho creato misure, accordi di parole e culle per i padroni futuri: e per migliaia di settimane, lavorandole come il pane, le ho trasformate in sogni e icone. Dagli stracci sbocciarono gemme e ghirlande. Ho mutato in miele il veleno ricevuto, lasciando intero il suo dolce potere. Filando lievemente l'offesa ne ho fatto persuasione e bestemmia. Ho preso dal focolare la cenere dei morti per alzare un dio di pietra, alto confine con due mondi di pendii che vegli in cima al tuo dovere. Il nostro dolore sordo e amaro l'ho raccolto su un solo violino: il padrone ballò alle sue note come un capro che viene sgozzato. Dalle piaghe dalle muffe dal fango ho fatto nascere bellezza e nuovi valori. I colpi di frusta si mutano in parole lente, castigatrici che perdonano ai figli il delitto che fu di tutti. Questa è la giustizia resa al ramo oscuro uscito dalla foresta al sole, ramo da cui spunta come grappolo di nèi il frutto della pena di tutta l'eternità . Pigramente sdraiata sul divano la giovane principessa soffre dentro il mio libro. La parola di fuoco e quella formata ad arte si uniscono nella pagina come la tenaglia abbraccia il ferro rovente. Il servo l'ha scritta, il signore la legge e non vede che nel suo profondo c'è tutta la collera dei miei antenati.
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