I
Ares nitrisce sui tuoi fulgidi seni,
Orbitali, cristallini, alterni,
Sulle rive bucate dai morsi profondi
Dagli zoccoli d’oro del dio di fuoco.


II

Rispondi col battito dell’avido ciglio
Con laviche labbra in baci scaleni e
Mostri cipiglio al suo malumore,
Piegando lo sdegno e fumando di fiori.


III

I cubi d’oceano masticati dai pesci,
S’accalcano brilli e gonfi di onde,
Rovescian bocconi d’azzurro sugli occhi,
Palpando il cielo con pinne di piume.


IV

Gonfia d’alisei la vela panciuta
S’avvinghia alla chiglia di un cirro arenato,
La tua corallina iride splende
Sulla branchia del dio fiammante e scarlatta.



V


Dai nidi dei polpi stellari tramandi,
Saette ossee con chiome e scaglie,
Di fibre oceaniche barbute e abissali
In cui gemicare corride d'amore.