Mi spacco il culo di lavoro e
penso,

A quanto è inutile sta vita,
Senza un amore matto,
Poco cortese,
Ossessionante e...
.............. folle.

Al mattino
Mi sveglio rovesciata sul mondo,
Inversa all'orizzonte,
Col blu sottosopra e
Lascio cadere la maschera dal volto.
Ecco il mostro! Mi dico,
Dovrei rifarmi le tette, le labbra
Col silicone così
Il diaframma di neuroni,
Non permetteranno allo sperma statico
Degli amanti mai avuti,
Di fecondarmi i sogni.

Faccio pochi centri col lancio delle parole,
D'abitudine non bevo ma
Sputo sentenze che
Nessuno ascolta.
I coglioni si pigliano meriti
Dei nostri pensieri ed
opere,
"Bravi loro!" direte,
Io non ho tempo per considerarli e
Torno a visionare il canale dei falliti,
Quelli che
Sì arrampican sui muri pur d'aver
Il pane per sognare.

Il mio poeta è nella pietra,
Con un epitaffio annerito dai venti,
A nessuna frega se è morto.
Di solito non bevo ma
Una bella sbronza di parole,
Me la posso permettere anche
Se penserete che

son brutta……
In fondo questa è la vita di tutti,
il resto è una merda di sogno.