Il nostro volto è scritto nelle ossa
con quelle dita di fango del Signore,
ci han lasciati qui sul foglio bianco
per avanzar le mani sulla Morte.
Abbiamo nodi alle parole e fili stretti
cuciti in malo modo sui pensieri
a volte sanguinan sulle pareti
in lunghe fila colate tra i denti.
Siam ad un incrocio di destini che
poco possono cambiare per gli altri
i nostri battistrada son feriti
dai corpi collisi attratti dall'asfalto.
In tutto quel silenzio intorno
abbiamo edificato strani nidi
con lunghe conversazioni, ma di occhi
finite tra il vuoto di stranze fredde.
La scatola del credo dei profeti
rimasta è sottoterra ai morti
che apostoli siamo senza spartiti
di sacre e giuste paternal istruzioni?
Ogni giorno metteranno in croce un'anima diversa
puntando chiodi aspri sulle sue ali
così dal seme sacro non possa mai cadere
un vero angelo venuto a pulire il mondo.
Guardiani della notte seguon impronte
dei martiri futuri e in divenire,
noi non abbiam paura abbiamo scorte,
di segni della croce e Pater noster.