TRA ETICA ED ESTETICA
di Francesco Gallo. Arnaldo Lombardi Editore, 2000, pp. 151

Un intero secolo di avanguardie, tanto storiche che attuali, ha portato alla nascita d’uno spazio di determinante consapevolezza per la formazione dei nuovi linguaggi, per la strutturazione di una coscienza critica in grado di superare razionalmente le divisioni anacronistiche tra l’arte e il non arte, i cui confini sono in perpetuo movimento e continuamente dislocati in posizioni imprevedibili, cio che mette in gravi difficoltà gli stessi concetti orientativi e di nomenclatura concettuale.
In sostanza, i punti di partenza fondamentali per vivere in mezzo alla crisi e alla discontinuità, dovute all'obsolescenza mediatica di etiche ed estetiche, per poter leggere le differenze in rispetto al passato ed agli stessi concetti di tradizione e innovazione.
Il modo di essere dell'arte contemporanea, sia nella sua accezione di pura ricerca, che in quella d’applicazione al complesso mondo della produzione materiale, in continua trasformazione, in grado di influenzare un intero culturale, emarginando ogni pigrizia d’assolutezza, dell'essere sempre uguali a se stessi, per immergere nella provvisorietà come corrispondenza tra l’essere ed il divenire.