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agonia Post Consigliato
■ Geremiade
Romanian Spell-Checker Contatto |
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- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2013-08-16 | |
Le stagioni non si concludono d'inverno
e non esiste giorno lasciato al caso.. svolgo la mia kefiah dinanzi al deserto, la sua voce nel silenzio, il male, sai, ti tenta nel corpo quando non puo' con la coscienza e il colubro ha un ghigno familiare nel costruire la sua tana. Allungai la mano verso il nulla, la mia carne era cartapesta.. Cosa ci facevo solo e cosa dava al mio cuore l'impulso di battere? Sentite, sentite in lontananza come soffia il khamsin e come increspa la mia pelle avvizzita.. luce e ancora luce, il sole scalda la mia nuca, non vedete come risuona l'aria e come il crepitio della sabbia somigli piu' a quello dei falo'?! Non aver paura di bruciarti, figlio, sorreggiti a quel soffio, tutto è vita; ora prova a camminare, affronta l'hammada, in fondo labile e misero di tentazioni, l'acqua e' dentro te, non il 65% del tuo corpo, deserto uguale miraggio ed oasi dunque, tu lo sai.. parla farsi, romeno, italiano, studia lo spagnolo, l'arabo, l'esperanto, ti ascolta quel papavero e la volpe ti e' sorella come una cimice, cagna o antilope che sia, il solifugo ti schernisce e fa l'istrione, e tra il leone e l'impala, chi la vittima e chi il carnefice, chi puo' decifrare il codice e capire il Suo disegno? Dove lo schema, il progetto? Abbi l'umilta' di cercare se ti piace la caccia al tesoro. Ognuno ha il suo scopo, la sua veste di cartapesta: 1+2+4 come 4+1+2 come 2+1+4 fan sempre sette e sempre dovete unirvi in quella somma, se l'uno si cancella, venga in soccorso il due, si smembri il quattro, 2+2 o 1+1+1+1, purché il fine e la fine di quella serie sia sempre sette; e se il due si spezza, non importa, la somma dia sempre sette, perché la natura esige questo, ognuno col suo scopo; che importa il nome dato a un dio, se ami, se il tuo cuore e' sincero e tanto forte da amare pure chi ti odia, questo e' il raggio che da est si dipana, laddove non possiamo guardare, laddove sorge il sole. Ora temi la duna, ma io dico che non affonderai, quali altre sirti e paludi ti fermeranno ancora? Ricordi quel pomeriggio, vegliavi quella che tu chiami salma e non sentivi alcuna presenza, percepivi un sudore freddo, dolore, ma era la sua essenza a vegliare te su un involucro di cartapesta. Ora, da quale livello d'esistenza potremo comprendere il ruolo d'un tagliagole e di un uomo probo, d'un cecchino e del nemico nel mirino, chi stabilisce la distanza e il divario tra un boia e la sua ostia, cosa vedon i nostri occhi cosa avverte il nostro cuore e cosa la mente se non parte di quella luce e di quel buio che pure il tagliagole ha benché in misura differente? So che hai paura della tua imperfezione ma non fartene mai scudo e inginocchiati con me di fronte a questa distesa di sabbia, non spezzare le sinapsi che ci legano all'infinito perché esse si attivano dove comincia ogni supplica e sottomissione all'urlo del khamsin. Dammi la tua mano, sono qui e per sempre, l'energia si spande e tu puoi sentirla come sole sulla nuca.
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