Il tuo debole amore sconfina
Nel mio intelletto malato e
Ho l'osso intriso in morfina che
Mi sanguina visioni infrante.

Divoro silenzi piovuti
Coi fili del pensier dalla testa
son vigile in un mondo disperso
In cui sei un fiume in piena.

Travolgi i miei sensi allertati
con onde mostruose di sguardi
affondo nelle braccia di fango che
per amore mi sembrano ali.

Sei orizzonte sotto un cielo
gemicato da saette sfinite
di stelle incollate a caso
su frantumi di cosmi puliti.

Versi luce lontane al nido
in cui prendo affaticato le forme
forse nel mio malato visionario
faccio un uovo di carne astrale.