Lei ascolta il vento guardando un punto morto.
La sabbia finta d'orme piange l'onda,
la riva immensa s'ingoia l'orizzonte e
il cielo agonizza, perdendo blu ferito.
Il credo s'è perso in qualche sogno
le ali si son rotte sul letto sfatto
l'amore è partito con il treno
verso un mondo di sole e caldo.
Lei uccide il tempo tessendo i respiri
al lungo ciglio impastato al sale,
vince sui mostri del ricordo coi sospiri
fingendo d'esser dea sul tempestato mare.
Il voluttoso petto s'inarca di dolore
il sorriso amaro sfugge al labbro morso e
nella trasparenza rea d'esser inodore
un cuore batte la sua campana difettosa.
S'apriran le porte dell'Inferno
per concepire nel peccato un altro amore
l'unghia artiglio è diventata e
sul viso germoglian vive squame nere.
Lei s'impasta al fondale per rifarsi il trucco
alghe lunghe si fissan all ciocche
le spume le spuntan sopra gli occhi
profonde entità del male.
Vieni amante mio in riva, chiama la sirena
l'ignoto eroe sulla sponda,
la sua dolcezza colpisce con un bacio e
soffocato da troppo miele in bocca,
muore bisbigliando il nome di una donna..........