Nella bocca notturna chiusa coi pugni di fango
qualcosa strappa un crudo urlo al vento e
sotto la sottana di piume del passero un'unghia
artiglia la carne dolce che dorme nel nido.
Il buio uccide i più deboli coi sogni
mentre un libidinoso angelo nero prometto il meglio altrove
Stinge in fiamme ancora i non morti all'Inferno e
quello che resta del mondo s'appiglia agli scogli.

Le parole pugnalano il sangue con freddezza
il sofferente spera di riavere guarigione ai morsi
lo scheletro ossuto del mondo fido ad Ade
offre cibo e oblio in cambio di peccati e rimorsi.
Il cuore della notte offre alle ombre scampo
col talismano delle pietre nere sul petto d'orizzonte
il ciglio sbatte l'oblò dall'incubo schiacciato
qualcuno gusta nudo l'assenta della Sorte.

Eternità,
longeva parola in questo effimero gioco di corpi
siamo semplici mortali coi vermi sull'orma
nell'incendio delle nostre chimere.

Ho un demone dentro,zoppica quando non vola,
mi copre la pelle dal freddo e
attende il fremito degli uccelli notturni
per accendere il cadere della pioggia..................................................................sulla terra.