Cento sono i granelli d’oro dalle tue scaglie,
Colti per rendere morbide le labbra aride,
Del deserto in cui il mio cuore geme.
Cento, le preghiere sillabate dal rosario
Tra i fili del silenzio di muti vangeli che
La speranza apre appena ti scorge.
Cento, i miei gridi sulle creste informi,
Delle onde marine cavalcate dalle corde salate che
T’imprigionano fragilmente la pinna alare.
Cento, sono le parole che compongono
Tutte le sfumature dell’arcobaleno,
Con cui tessere le fronde vellutate dei tuoi sguardi.