Le mie mille anime tempestate dal credo,
All’orizzonte fisse di sguardo ,
Immobili rocce senz’ali,
Senz’ancore o radici che
Non siano di carne.

Si dispersero i sogni sul fresco fiato del vento,
Alzando le polveri di blu
Care al cristallino,
Contornando il mare di silenzio
Cascato nella gola dell’anima
In chicchi salati.

Ma sull’umido tappeto di speme,
Si ubriaca solo il ricordo,
Il resto,
E’ un’ordinaria e folle giornata,
Di lotte continue,
Contro il mondo.

Calcami cielo col tuo zoccolo terso,
Gridando ai nembi di sciogliersi,
Sulle matasse pensose,
Annoda il filo di vita al tuo occhio,
Profondo di gioia…
…in questa vita arsa.